FMEA & FTA: come progettare un prodotto affidabile
Il corso ha l’obiettivo di:
- illustrare i benefici che FMEA e FTA offrono nei diversi settori industriali per prevenire i guasti e poter garantire una più elevata affidabilità dei prodotti;
- fornire le competenze per individuare vantaggi e svantaggi delle due metodologie, in modo da utilizzarle nel modo più appropriato e poterle integrare all’interno dei processi;
- favorire la consapevolezza che un approccio interfunzionale e strutturato aiuta a far emergere le cause dei guasti, in modo tale da poter invidiare le soluzioni migliori per ridurre drasticamente la probabilità che si verifichino;
- fornire le basi per un’analisi delle possibili failures nei processi produttivi (Process FMEA).
510 € + iva per Aziende Associate
663 € + iva per Aziende Non Associate
Il corso si rivolge a Progettisti e Responsabili della Progettazione, Responsabili sicurezza prodotto, Addetti e Responsabili della Qualità
Gianni Perlini, consulente Senior in CUBO Società di Consulenza Aziendale Srl
Eva Balini - e.balini@serviziconfindustria.it
Jessica Serratore - j.serratore@serviziconfindustria.it
Corso online
- Introduzione ai principi fondamentali dello strumento FMEA / FMECA (analisi di tipo bottom - up) e FTA (analisi di tipo top – down) secondo le CEI EN 60812 e CEI EN 61025
- FMEA / FMECA
- Pianificazione e preparazione della FMEA
- Definizione dell’oggetto dell’analisi: cosa è compreso e cosa non lo è.
- Pianificazione delle attività
- Definizione del Team
- Analisi della struttura
- Identificazione dei gruppi, sottogruppi, componenti e loro funzioni tramite un’analisi funzionale.
- Creazione delle strutture ad albero del prodotto e relativa struttura ad albero delle funzioni (FAST).
- Failure Analysis
- Conduzione della FMEA per individuare:
- L’individuazione delle modalità di guasto
- Gli effetti delle modalità di guasto
- L’individuazione delle cause delle modalità di guasto
- Il concetto di focus element e la catena effetto-failure-causa nel prodotto
- L’analisi dei rischi (FMECA)
Definire una scala di priorità degli interventi valutando:
- La gravità degli effetti (severity).
- Probabilità che si verifichi la causa che crea il guasto (occurrence). Cenni sul concetto di affidabilità dei componenti.
- Detection ovvero la capacità del sistema di rilevare il guasto e/o intervenire per ridurne gli effetti
- Il concetto di rischio
- La definizione delle priorità di intervento
- Ottimizzazione
Una volta definite le priorità di intervento come intervenire e valutare l’efficacia delle azioni intraprese.
- Cenni sulla PFMEA (FMEA di processo)
- La struttura dell’albero delle avarie
- Metodi quantitativi e (B) e qualitativi (A)
- I diagrammi a blocchi e quelli di affidabilità.
- La simbologia usata negli alberi delle avarie
- FTA Fault Tree Analysis
- Costruzione e analisi dell’albero delle avarie
- Cenni alle tecniche di Markov
- I diagrammi a blocchi e quelli di affidabilità
- Costruzione dell’albero delle avarie
- Valutazione dell’albero delle avarie
- Analisi logica: investigazione, riduzione booleana
23 gennaio 2024 dalle 9.00 alle 13.00
25 gennaio 2024 dalle 9.00 alle 13.00
30 gennaio 2024 dalle 9.00 alle 13.00
1° febbraio 2024 dalle 9.00 alle 13.00
Formare i soggetti coinvolti nell’esercizio, nella manutenzione e nei lavori elettrici per ricoprire i ruoli di URI, RI, URL e PL, svolgendo correttamente i compiti previsti dalla norma CEI 11-27 e CEI 50110-1. Il corso è inoltre volto ad aggiornare i Responsabili dei Servizi di Prevenzione e Protezione (RSPP), gli Addetti ai Servizi di Prevenzione e Protezione (ASPP) e i Coordinatori per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori edili (Titolo IV del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i.) in merito all’organizzazione del lavoro e alla gestione del Rischio Elettrico.
Il corso ha la duplice finalità di fornire all’Azienda conoscenze e competenze relative alle novità introdotte dal D.lgs. 24/2023 (anche alla luce delle linee guida A.N.A.C.) e di formare i soggetti incaricati della gestione del processo di segnalazione attraverso l’approfondimento delle questioni tecniche e operative che coinvolgono lo stesso.
In particolare, il corso intende coadiuvare l’azienda nell’impostazione di un sistema Whistleblowing già in origine conforme ai dettami normativi e, in seguito, di gestione intuitiva e preimpostata, anche attraverso la fornitura di modelli di strumenti operativi pronti all’uso (regolamenti, modelli, linee guida).
- Migliorare la comunicazione interpersonale e le capacità di gestione delle criticità e dei reclami.
- Riportare le informazioni cruciali sul cliente in modo completo, corretto e coerente.
- Sensibilizzare i tecnici allo sviluppo commerciale
- Rappresentare correttamente l’azienda nella relazione con il cliente.
- “Vendere” l’azienda per favorire la presentazione delle novità da parte dei venditori, con cui è opportuno coordinarsi e collaborare.
GRUPPO B
- Aziende o unità produttive con tre o più lavoratori che non rientrano nel GRUPPO A
GRUPPO Cpp
- Aziende o unità produttive con meno di tre lavoratori che non rientrano nel GRUPPO A
Con il D.M. 15 luglio 2003 n. 388 sono definiti i contenuti della formazione degli addetti al Primo Soccorso, in vigore dal 3 agosto 2004.
I contenuti dei corsi di formazione si differenziano in funzione della tipologia di attività svolta, del numero dei lavoratori e dei fattori di rischio presenti nelle aziende o unità produttive.
- Aziende o attività produttive con attività industriali soggette all’obbligo di dichiarazione o notifica ex art. 2 D.Lgs 334/1999; centrali termoelettriche; impianti e laboratori nucleari; aziende estrattive o attività minerarie; lavori in sotterraneo; aziende per la fabbricazione di esplosivi, polveri, munizioni.
- Aziende o attività produttive con più di cinque lavoratori appartenenti o riconducibili ai gruppi tariffari INAIL con indice infortunistico di inabilità permanente superiore a quattro
- Aziende o attività produttive con più di cinque lavoratori a tempo indeterminato del comparto dell'agricoltura
Con il D.M. 15 luglio 2003 n. 388 sono definiti i contenuti della formazione degli addetti al Primo Soccorso, in vigore dal 3 agosto 2004.
I contenuti dei corsi di formazione si differenziano in funzione della tipologia di attività svolta, del numero dei lavoratori e dei fattori di rischio presenti nelle aziende o unità produttive.
Il corso spiega quali sono le modalità di realizzazione di un’analisi finalizzata all’elaborazione di una strategia digitale che definisca strumenti, canali, obiettivi e budget per raggiungere i propri obiettivi di vendita in un tempo stabilito.
Fornire la conoscenza dei metodi KAIZEN (5S, TPM, LEAN) per conseguire il miglioramento della produttività in azienda.
Esaminare le principali tecniche che supportano l’analisi dei processi chiave dell’azienda.
Verificare mediante case study l’applicabilità dei metodi illustrati.
Il workshop esporrà attraverso l’utilizzo di una soluzione applicativa e casi aziendali, i passaggi da realizzare per poter avere costantemente sotto controllo la struttura finanziaria e l’equilibrio finanziario aziendale. Si analizzerà la costruzione dell’intero processo partendo dall’automazione dei processi di tesoreria fino ad arrivare alla pianificazione di lungo periodo e all’analisi multiscenario approfondendo il sistema di reporting necessario in particolare sull’analisi del cash flow.
La retribuzione è spesso oggetto di atti di disposizione da parte dei lavoratori ai fini dell’ottenimento, nei limiti consentiti dalla legge, di forme di finanziamento oppure è oggetto di procedure esecutive da parte di creditori del lavoratore, i quali agiscono, secondo le forme e le modalità previste dal c.p.c., nei confronti del datore di lavoro al fine di ottenere il soddisfacimento delle proprie pretese.
Dette situazioni comportano diversi obblighi in capo alle aziende e, in particolar modo, agli uffici del personale, i quali devono porre particolare attenzione agli adempimenti previsti a loro carico, onde evitare che eventuali inadempienze consentano a terzi di agire direttamente nei confronti del datore di lavoro.
Il corso intende, quindi, fornire agli addetti all’amministrazione del personale gli strumenti per conoscere i diversi istituti che attengo alle trattenute della retribuzione per cessioni del quinto, delegazioni di pagamento e pignoramenti, prendendo in esame i diversi limiti di legge, le fattispecie di concorso fra i predetti istituti e gli adempimenti pratici.
Da molto tempo, ormai, si sente parlare di “stress lavoro-correlato”; persistono tuttavia - in molti contesti organizzativi - dubbi e incertezze su come definirlo, considerarlo e, in conseguenza, gestirlo.
Lo stress, nella sua declinazione lavorativa, ma anche non lavorativa, non é una condizione medica, né una patologia; la condizione a cui lo stress da lavoro può, in alcuni casi, portare prende il nome di sindrome da Burnout la quale ha alcune manifestazioni ben precise che possono insorgere solo in relazione al contesto lavorativo. La sindrome da burnout è dunque l'esito di un processo stressogeno, in ambito professionale, che può interessare tutti i lavoratori appartenenti a qualunque contesto organizzativo. L'Oms definisce il burnout "una sindrome concettualizzata come conseguenza di stress cronico sul posto di lavoro non gestito con successo" e sono tre le caratteristiche individuate: senso di esaurimento o debolezza energetica; aumento dell'isolamento dal proprio lavoro con sentimenti di negativismo o cinismo e ridotta efficacia professionale.
Su come valutare e gestire - a livello organizzativo - lo stress lavoro-correlato, la Servizi di Confindustria Bergamo ha in catalogo, ogni anno, dei laboratori dedicati; la finalità di questo percorso formativo è invece quella di accompagnare i partecipanti nella comprensione dei concetti di stress lavoro-correlato e di burnout con il fine di coglierne le caratteristiche, i fattori determinanti in ambito lavorativo, i cosiddetti outcomes e di distinguerlo dal concetto generico e fuorviante di "stress".
I partecipanti saranno guidati nell'apprendere quelle che sono le richieste normative sul tema, le responsabilità organizzative per ridurre l'impatto di questi fenomeni e le responsabilità individuali e di gruppo. La formazione si focalizzerà anche sulle responsabilità individuali nel benessere individuale e sociale ed i partecipanti saranno coinvolti in attività che permetteranno loro di comprendere dove le proprie azioni e comportamenti si collochino riflettendo sulla promozione del benessere organizzativo. I partecipanti lavoreranno sulla scoperta dei comportamenti e dei pensieri "tossici" e sulla comprensione della propria autoefficacia collegata ad un atteggiamento attivo di assunzione di responsabilità coerenti e compatibili con il proprio ruolo (all'opposto di un atteggiamento passivo di attesa e di immobilità).
8 crediti per Aggiornamento per RLS - RSPP/ASPP e Formatori per la Sicurezza - Formazione ai sensi del D.lgs 81/08 e dell'Accordo 07/07/2016
La professione di gestore di risorse umane necessita di competenze diverse da quelle tecniche lavorative: essere un supertecnico o supervenditore non crea automaticamente un bravo responsabile. Sono necessarie conoscenze di People management e di total rewards.
Far crescere e sviluppare le risorse che l’azienda affida ai propri responsabili è possibile solo con lo sviluppo di tecniche precise per analizzare e gestire i propri collaboratori:
Come si fa la diagnosi dei membri di un team per creare un piano di formazione delle risorsa? Quali strumenti utilizzare? Come condurre colloqui efficaci?
Sono necessari strumenti di valutazione precisi sulle competenze tecniche e relazionali dei propri collaboratori, attraverso una fase di analisi per costruire la scheda valutativa coi KPI’s corretti, per utilizzare le tecniche dei colloqui, la delega e il coaching del collaboratore.
Il lavoro di un responsabile è “far fare” ai propri collaboratori piuttosto che sostituirsi ad essi per il timore di non raggiungere gli obiettivi di reparto.
Saper analizzare e motivare, gestire, delegare e affiancare, la propria squadra è quello che chiediamo ad un bravo manager - allenatore per raggiungere i risultati .
Il corso, intende affrontare le tematiche inerenti la valutazione dei rischi delle attività svolte in quota che necessitano di particolari misure di mitigazione del rischio in termini di organizzazione del lavoro, dispositivi di protezione individuale, formazione e addestramento. Verranno esaminate le situazioni di rischio tipiche nei lavori in quota temporanei e le buone prassi che si sono sviluppate nel tempo e che costituiscono un ottimo riferimento per soluzioni di mitigazione del rischio. Nella parte pratica saranno simulate situazioni di movimentazione in quota in normale attività e in emergenza; saranno utilizzate attrezzature e DPI per poter operare nel modo corretto in quota soprattutto nella gestione dell’emergenza. Il corso consente l’utilizzo dei DPI di 3° categoria nei lavori in quota temporanei con rischio di caduta nel vuoto.
Il Design thinking è un approccio metodologico che ha come obiettivo quello di offrire soluzioni innovative e significative nei processi di una qualsiasi organizzazione o azienda, basandosi su di un processo suddiviso in precise fasi e che trae la propria forza dall’unione di processi di design e di business.
Conoscere le basi della disciplina, i suoi modelli più noti e sapere come impostare nella pratica questo processo è utile per sfruttarne i principi in azienda.
L’obiettivo del corso è quello di approfondire principi e strumenti del Design Thinking, per trovare soluzioni creative a sfide complesse, creare prodotti o servizi innovativi, progettare innovazioni che rispondano alle reali esigenze dei clienti, siano essi utenti o aziende, testare un nuovo prodotto o servizio prima di lanciarlo sul mercato.
Il corso si propone di analizzare le scritture contabili e le principali voci di bilancio relative alla gestione del personale dipendente e assimilato, tenendo in considerazione i recenti sviluppi della normativa e i conseguenti adempimenti aziendali. Saranno oggetto di approfondimento anche diverse problematiche in termini di IRES, IRAP e IVA connesse al costo del personale.
L’accordo Stato Regioni n. 221 del 21 dicembre 2011 prevede al punto 6 l’aggiornamento dei lavoratori e precisamente di 6 ore ogni 5 anni .
I contenuti dell’aggiornamento non debbono riproporre quelli della formazione Generale e Specifica già effettuata ma cogliere l’occasione per un aggiornamento tecnico e legislativo e una discussione sui principali rischi e le misure di prevenzione e protezione adottate dell’azienda di provenienza.
Il corso si propone di trasmettere i contenuti e i principi del Project Management indirizzato al settore ICT, attraverso un coinvolgimento diretto dei partecipanti in simulazioni, che si sviluppano attraverso lavori di gruppo e analisi di case study, approfondendo gli aspetti fondamentali del progetto: preparazione, avvio, organizzazione, gestione e controllo.