Viviamo un momento storico in cui dirigere un’azienda non significa più semplicemente “gestire”. Oggi, chi ricopre un ruolo apicale è chiamato a leggere il contesto, anticipare i cambiamenti e guidare le persone verso direzioni nuove e sostenibili. Ma cosa significa davvero avere una visione strategica? E, soprattutto, come si coltiva?
💡 È da questa domanda che prende forma il percorso formativo “La visione strategica del dirigente”, progettato da Servizi Confindustria Bergamo e giunto alla sua seconda edizione. Un corso pensato per aiutare dirigenti, manager e responsabili aziendali a sviluppare consapevolezza, metodo e strumenti pratici per guidare l’organizzazione con efficacia.
🎯 La leadership parte dalle emozioni
In un’epoca in cui i modelli organizzativi stanno velocemente cambiando, il manager non può più limitarsi a essere un esecutore di strategie ma deve diventare un punto di riferimento. Ed è proprio su questo punto che si fonda il contributo di Marcello Boccardo, docente ed executive coach, da anni impegnato a costruire percorsi di leadership consapevole e relazionale in contesti aziendali.
“…ho trovato uno spazio per proporre un’architetture di formazione di quattro momenti collegati l’uno con l’altro che hanno una direzione univoca. Nel primo momento creiamo lo scenario e le basi del linguaggio comune e della comunicazione efficacie per poi andare ad approfondire il modello di business e comprendere così la parte logica che va sviluppata insieme all’intelligenza emotiva - che a me piace chiamare l’emozionalità intelligente”
Nel suo modulo, la leadership viene riletta alla luce delle emozioni: non come fragilità, ma come leve potenti di guida e ascolto. I partecipanti saranno accompagnati in un viaggio dentro sé stessi, per imparare a:
- Riconoscere i segnali emotivi che orientano il comportamento proprio e altrui
- Gestire la complessità con lucidità e centratura, anche nei momenti di crisi
- Guidare le persone ispirando fiducia, non timore
“Questo per noi è trasformazione, o chiamiamolo cambiamento reale, pratico, pragmatico, vero e in linea con il fluire di questi tempi e di questi anni. Finalmente non siamo più soli, non siamo più isole nelle nostre aziende ma abbiamo dei pari con cui confrontarci nelle questioni, negli obiettivi, nelle problematiche con fare molto costruttivo.”
🧭 Dare forma alla propria identità professionale
In un mercato in cui tutto comunica — il modo in cui si parla, si scrive, si prende posizione — anche i manager hanno bisogno di definire con precisione chi sono, cosa rappresentano e quale visione vogliono trasmettere.
Secondo Luigi Centenaro, primo personal branding strategist italiano, «…fare personal branding significa impostare una strategia per individuare i tuoi punti di forza e comunicare in maniera efficace cosa sai fare, come lo sai fare e perché gli altri dovrebbero sceglierti[1]»
Questa frase sintetizza l'essenza del personal branding come processo strategico di consapevolezza e comunicazione efficace delle proprie competenze e unicità.
Il suo modulo aiuta i partecipanti a fare chiarezza su tre domande fondamentali:
- Qual è il mio posizionamento professionale oggi?
- Come voglio essere percepito nel mio contesto aziendale e nel mercato?
- Che tipo di impatto posso generare attraverso la mia comunicazione?
Attraverso strumenti pratici come il Personal Branding Canvas e casi reali, Centenaro guida i manager a costruire una narrazione coerente e strategica di sé. Non si tratta di marketing personale fine a sé stesso, ma di allineare visione interna e immagine esterna: un passaggio cruciale per chi deve influenzare, motivare, attrarre talenti e parlare con autorevolezza dentro e fuori l’azienda.
“…il dovere di tutti i manager, ma non solo, dei lavoratori in generale, è quello di rendersi conto di essere in qualche modo creatori del valore dei clienti finali.”
[1] Centenaro L. e Sorchiotti T. (2010 Hoepli); Personal Branding: Promuovere sé stessi online per creare nuove opportunità
🧠 Pensare strategicamente, agire concretamente
La strategia spesso viene confusa con l’analisi ma, nella pratica, essere strategici significa soprattutto saper scegliere, in tempi rapidi, con visione lucida e capacità di adattamento. È questa la chiave del modulo guidato da Mirco Soprani, executive coach e formatore, specializzato nello sviluppo delle competenze manageriali orientate all’azione.
Il percorso affronterà due aspetti fondamentali, uno dei quali verte sull'intelligenza emotiva.
“Per intelligenza emotiva intendiamo la capacità del manager di usare sia la sua parte razionale che la sua parte emotiva nella presa di decisioni e nella gestione delle persone”.
Il modulo parte da una constatazione semplice: un dirigente non ha il tempo di pensare “in astratto” ma deve tradurre ogni idea in movimento, ogni intenzione in risultato. Per fare ciò, serve una strategia “viva”, concreta, che sappia:
- Collegare gli obiettivi aziendali ai comportamenti quotidiani
- Leggere i contesti in modo sistemico, senza perdere la bussola
- Strutturare processi decisionali chiari, condivisi, sostenibili.
Nel modulo si lavorerà su strumenti di pianificazione, logica e azione, ma anche su soft skill fondamentali come la comunicazione assertiva, la gestione del feedback, la costruzione di team ad alte prestazioni. Perché una strategia senza persone è solo teoria.
Scegli di investire nelle tue competenze!
Non perdere l’opportunità di vivere un’esperienza formativa unica, a contatto con docenti di alto profilo e colleghi con cui condividere riflessioni, strumenti e nuove prospettive. Il corso “La visione strategica del dirigente” ti aiuterà a sviluppare competenze fondamentali per guidare il cambiamento, comunicare in modo efficace e costruire una leadership autentica.
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-300 € per iscrizioni entro il 20/06/2025 | I posti sono limitati