Open Mind Dublino: Servizi Confindustria Bergamo in viaggio tra AI, innovazione e orgoglio italiano

Dublino, 9-10 giugno – Due giorni, quattro aziende, decine di volti e idee che si rincorrono tra corridoi moderni, terrazze vista città e tazze di caffè condivise. Sono tornata da poco da “Open Mind Dublino”, una missione organizzata da Confindustria Bergamo, Confindustria Varese e Confindustria Emilia Area Centro.

Ma chiamarla “missione” è riduttivo: è stata un’immersione totale nell’ecosistema tecnologico di Dublino, dove l’intelligenza artificiale non è più futuro, ma presente concreto.

Formazione
15 lug 2025
-
Tempo di lettura: 4 min
Collage Open Mind Lidia

Microsoft: l’AI parte dai dati (e dai coworking con vista)

Il nostro viaggio è iniziato alla Microsoft. Appena varcata la soglia della sede – un edificio avveniristico, nel cuore pulsante di Dublino – ho capito che non si trattava solo di una visita aziendale. Open space, coworking su ogni piano, cinque ristoranti, tre bar, e un’energia che si respirava ovunque.
Durante l’incontro ci hanno raccontato il funzionamento di Copilot e il ruolo dell’AI nei processi quotidiani. La vera lezione che mi porto a casa è semplice e potente: senza una gestione ordinata dei dati, anche la migliore intelligenza artificiale non può fare miracoli.
Abbiamo concluso la giornata in un tipico pub irlandese. Tra pinte di birra e accenti diversi, è stato il momento perfetto per conoscersi meglio e condividere riflessioni con colleghi imprenditori e manager.

 

LinkedIn: l’AI che capisce le persone (e una terrazza 100% bergamasca)

Il secondo giorno è iniziato con un’accoglienza speciale: l’ambasciatore italiano in Irlanda, Nicola Faganello, e Furio Pietribiasi della Camera di Commercio ci hanno dato il benvenuto nella nuovissima sede di LinkedIn, aperta da meno di otto mesi.
Qui abbiamo scoperto come l’AI stia rivoluzionando il mondo HR: analisi predittive, mappatura delle competenze, matching mirati tra domanda e offerta di lavoro. Tutto in tempo reale.
Il momento che mi ha emozionato di più è però arrivato in terrazza. Mentre guardavo Dublino dall’alto, ho riconosciuto immediatamente gli arredi: firmati Pedrali, un’azienda bergamasca. Vedere un pezzo di casa mia arredare uno dei simboli globali del networking professionale è stato un piccolo, grande orgoglio!

 

DocuSign: innovare semplificando (con pizza, ovviamente)

Nel pomeriggio ci siamo spostati da DocuSign. La sede – certificata GOLD secondo lo standard LEED – ci ha accolti con una sorpresa: pizza per tutti. Non proprio napoletana, ma il pensiero era chiaro e ci ha fatto sorridere.
L’incontro è stato molto concreto: ci hanno mostrato come l’intelligenza artificiale semplifica la gestione documentale e automatizza i flussi di lavoro, aumentando l’efficienza senza complicazioni inutili. Un mix perfetto tra innovazione e comfort (e, nota di vanto, in Servizi Confindustria Bergamo abbiamo già introdotto la firma digitale delle offerte da qualche mese!).

 

Google: talento italiano e AI al servizio della creatività

Ultima tappa: Google. La sede, una delle più storiche della città, mantiene intatto il suo spirito collaborativo. Qui sono stati due giovani ingegneri italiani a guidarci nella scoperta dei progetti AI in corso.
L’AI, ci hanno spiegato, non è lì per sostituire, ma per liberare tempo e risorse da dedicare a ciò che conta davvero: idee, strategie, visioni.
Anche qui il messaggio era chiaro: senza dati ben strutturati, l’AI resta un’idea. Con dati ben organizzati, diventa un alleato potente.

 

Oltre il viaggio: un cambio di prospettiva

Open Mind Dublino è stato molto più di una semplice esperienza professionale. È stato un momento per riflettere, confrontarsi, e soprattutto capire che l’intelligenza artificiale non è un’opzione per domani, ma una scelta per oggi.
Torno a casa con stimoli concreti, esempi reali, e con la consapevolezza che il vero cambiamento parte da dentro le aziende: dalla formazione continua, dalla cultura del dato, dal coraggio di innovare.

 

E adesso?

Questo viaggio è solo l’inizio. Per quanto riguarda il mio lavoro, una conferma che aver progettato con il mio team un’attenta selezione di corsi di formazione dedicati proprio all’AI, declinata per mansioni diverse, sia stata una scelta corretta, da riproporre e aggiornare con proposte nuove nel catalogo 2026 (a proposito, i corsi li trovate qui di seguito)

 

Scopri la lista corsi

 

P.S. Se vi state chiedendo se l’intelligenza artificiale ha aiutato a scrivere queste righe, la risposta è sì. Ma ha solo affiancato una penna (digitale) guidata da occhi curiosi e mani che hanno vissuto l’esperienza in prima persona. Perché – come ci hanno insegnato a Dublino – l’AI può fare molto. Ma senza l’anima e l’ingegno umano, resta solo un codice.

Torna ai commenti
Lascia un commento