Nel giro di poche settimane l’emergenza sanitaria ha però imposto questa modalità praticamente in tutte le aziende e agenzie di ricerca e selezione.
Con tutta probabilità, a termine di questa fase straordinaria, un po’ come lo smart working, le call e la formazione a distanza, anche il colloquio in videoconferenza continuerà ad essere utilizzato, magari non più in sostituzione ma in affiancamento a quello in presenza, consentendo di snellire tempi e procedure dell’iter di selezione.
In effetti i vantaggi dello strumento sono diversi, anche se a primo impatto sia il selezionatore che il candidato potrebbero sentirsi penalizzati dai vincoli conseguenti la distanza: assenza di contatto fisico, maggiore difficoltà di lettura del linguaggio non verbale, informalità limitata.
La dimensione video è snella, immediata e consente ad entrambi gli attori di trovare spazio per far emergere personalità e informazioni fondamentali per finalizzare efficacemente il processo.
Per il candidato è però importante tenere conto di alcune indicazioni.
Dal punto di vista tecnico, sembra scontato, ma è fondamentale avere un’ottima connessione internet, con il pc o il cellulare perfettamente carico, di modo da evitare spiacevoli interruzioni, attese e tempi morti.
Nessun rumore di fondo o telefonate.
Anche lo spazio deve essere correttamente organizzato, luminoso ed ordinato, preferibilmente a fondo neutro.
Importante anche l’abbigliamento: la formalità è richiesta in questo caso anche se il colloquio viene effettuato in uno spazio domestico.
Il volto infine, deve essere ben inquadrato nello schermo mentre lo sguardo va fissato sull’interlocutore.